Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari sul territorio dello stato per l’anno 2020

Con apposita circolare dei Dicasteri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali, e delle Politiche Agricole e Forestali, emanata in data e avente per oggetto il “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7

Flussi d'ingresso 2020

Con apposita circolare dei Dicasteri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali, e delle Politiche Agricole e Forestali, emanata in data e avente per oggetto il “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 luglio 2020, concernente la programmazione transitoria dei flussi di ingresso programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari sul territorio dello stato per l’anno 2020”, si stabiliscono le quote di coloro che saranno ammessi sul territorio italiano, che come per l’anno 2019 sono pari a 30.850 di cui 18.000 finalizzate al lavoro stagionale la cui ripartizione tra le regioni e le provincie autonome sarà curata dal Ministero del Lavoro.

Il Decreto stabilisce anche 12.850 saranno destinate al lavoro subordinato non stagionale e lavoro autonomo al cui ripartizione è la seguente:

·100 non comunitari che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei paesi di origine;

·100 lavoratori tra subordinati non stagionali e lavoratori autonomi, discendenti di genitori italiani fino al terzo grado e residenti Venezuela.

·6000 lavoratori subordinati non stagionali provenienti da Paesi sottoscrittori di accordi di cooperazione internazionale, da impiegare nel settore dell’autotrasporto per conto terzi, dell’edilizia e del turistico alberghiero a loro volta cosi suddivisi:

  1. 4500 subordinati non stagionali provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador,Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina;
  2. 1500 lavoratori subordinati non stagionali con i quali entreranno in vigore per l’anno in corso accordi di cooperazione in materia di immigrazione;

Fanno inoltre parte del compunto dei 12850 o permessi di lavoro subordinato per i quali si prevede la conversione, a loro volta suddivisi in:

·4060 per il lavoro stagionale;

·1500 per permessi di soggiorno per studio, tirocinio e formazione professionale;

·200 per soggiornanti di lungo periodo il cui permesso è stato emesso da altro Paese dell’Unione Europea.

È altresì autorizzata la conversione per permessi di lavoro autonomo di :

  1. 370 permessi di studio formazione professionale e tirocinio;
  2. 20 permessi di lungo soggiorno emessi da altro Stato Europeo.

Si chiarisce che le quote afferenti alle conversioni dei permessi per lavoro autonomo e subordinato, saranno ripartite a livello regionale, tramite il sistema SILEN sulla base delle istanze che saranno presentate agli Sportelli Unici. Qualora tali quote non vengano utilizzate, saranno successivamente ripartite sulla base dei reali fabbisogni riscontrati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il testo definisce altresì una quota pari a 500 unità per particolari categorie di soggetti, ovvero liberi professionisti, imprenditori con disponibilità di capitali non inferiori a 500.000 euro, artisti di rinomata fama titolari di cariche societarie e stranieri che intendano costituire start-up innovative.

Per quanto concerne invece le 18.000 quote afferibili al settore stagionale, la stessa riguarderà lavoratori subordinati non comunitari provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, BosniaHerzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.

In tale ripartizione, si evidenzia che 1000 quote sono destinate a cittadini non comunitari che, nel quinquennio precedente abbiano già fatto ingresso in Italia per motivi di lavoro stagionale.

Sempre nel computo delle quote relative al settore stagionale, si chiarisce che seimila unità, saranno presentate in nome e per conto delle associazioni di categoria del comparto agroalimentare per ottemperare ad una sperimentazione finalizzata a prevenire forme di intermediazione illecita.

In entrambi i casi, già a partire dalle ore 9 del giorno 13 ottobre, sul portale https://nullaostalavoro.dlci.interno.it sarà disponibile l’applicativo per il precaricamento delle istanze che potranno essere spedite a partire dalle ore 9 del 22 ottobre per i lavoratori non stagionali e dalle ore 9 del 27 ottobre per i lavoratori stagionali, e fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Per accedere al sistema e alla relativa modulistica è necessario essere in possesso di un identità Digitale (Spid) e le istanze saranno trattate in funzione dell’ordine di arrivo cronologico.

Circolare 12 ottobre 2020

 

 

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