30 luglio: Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2013, con la Risoluzione A/RES/68/192, ha proclamato il 30 luglio “la Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani". Lo scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la comunità internazionale sulla

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L’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2013, con la Risoluzione A/RES/68/192, ha proclamato il 30 luglio “la Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani”.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la comunità internazionale sulla situazione delle vittime e promuovere la difesa dei loro diritti.
Milioni di persone, ogni anno, finiscono nelle mani dei trafficanti e vengono schiavizzate e private dei loro diritti fondamentali.
Queste terribili violenze sono la conseguenza di diverse componenti: guerre, crisi umanitarie e condizioni climatiche avverse che obbligano le persone ad abbandonare i loro luoghi di origine per poter sopravvivere, povertà, violenza familiare, emarginazione e mancanza di istruzione, etc.
La tratta di esseri umani è un crimine che vede 40 milioni di vittime di cui il 72% sono donne e il 23% sono minori. Fra le principali finalità della tratta vi sono lo sfruttamento sessuale (quasi 60%) e il lavoro forzato (34%).
In questi ultimi anni il fenomeno della tratta è cresciuto soprattutto nei contesti di guerra e di migrazioni forzate e ha visto un aumento significativo dei minori (sia maschi che femmine) coinvolti (circa un terzo delle vittime). (Fonte: Unodc). È un fenomeno complesso che va affrontato anche considerando le specifiche vulnerabilità dei minori stranieri non accompagnati, che rappresentano una delle categorie più a rischio e che l’emergenza Covid-19 anzi ha reso vittime ancora più isolate e difficilmente raggiungibili.

Questi crimini, come più volte la stessa ANOLF Nazionale ha sottolineato, non si sono fermati neanche di fronte alla pandemia così come il traffico di organi, un altro drammatico fenomeno, che sfugge alle stime, ma che resta un innegabile risvolto.
Esseri umani che ogni giorno vediamo raggiungere le coste, trasferiti in centri da una realtà all’altra di un’Europa ancora poco incline a porre chiare direttive per la dignità di tante donne, minori e uomini.
L’ANOLF Nazionale, assieme al Coordinamento Donne ANOLF, supportata dalla CISL, esprime da anni, la necessità e il bisogno di porre al centro importanti obiettivi, porre fine al traffico di persone, attuare misure, che puntino a eliminare qualsiasi forma di violenza e di sfruttamento; promuovendo azioni, quali l’accoglienza, il diritto all’integrazione e l’importanza della solidarietà, nel rispetto e nella condivisione tra i popoli e le singole persone.

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